Con la Crostata Foresta Nera, la rivoluzione è una questione di strati!
Dimenticate tutto quello che sapete sulla Foresta Nera. Sì, proprio quel dolce un po’ retrò, tanto amato dalle nonne quanto temuto dai pasticceri di mezza Europa. Oggi ve la serviamo in versione couture, più snella, più moderna, più crostata. Ma con lo stesso cuore decadente che vi aspettereste in una pasticceria ai piedi della Selva Nera… o, perché no, in una casa pugliese con vista ciliegio.
Questa Crostata Foresta Nera è una dichiarazione d’intenti, una piccola rivincita della pasticceria d’autore che non ha paura di sporcarsi le mani col cacao. Si parte con una pâte sucrée al cacao che sa di biscotto da mordere con decisione, si affonda in una composta di ciliegie e kirsch che vi schiocca un bacio liquoroso sotto il naso e poi si sprofonda nella ganache morbida al cioccolato fondente, scura e vellutata come un segreto da non dire a nessuno.
Ma non finisce qui. In cima, leggera come un sospiro e montata al punto giusto, arriva la chantilly francese alla vaniglia, a ricordarci che sì, si può essere eleganti anche con il cioccolato tra i denti. A chiudere il cerchio — o meglio, a decorare la superficie — ci sono loro: le ciliegie fresche varietà Ferrovia di Turi (Bari), belle come labbra truccate e dolci come un’estate italiana.
Se la Foresta Nera classica vi faceva sentire un po’ troppo in gita scolastica, questa versione in crostata vi porterà dritti in un salotto con vista sul futuro della pasticceria. Spoiler: è tutto da mordere.

Torta Mandorì
Eccoci, con parole e zucchero, nella cucina di una memoria