La torta sbriciolata al mascarpone e fragole è un dolce fresco che ti salva la pelle (e l’umore) quando fuori si sciolgono anche i pensieri.
Ci sono giorni in cui accendere il forno è un atto di masochismo. Giornate in cui persino l’aria condizionata chiede pietà e tu vorresti solo infilarti nel frigorifero con una tazza di qualcosa di buono — possibilmente cremoso, possibilmente fresco, possibilmente con le fragole. Ecco, questa torta è esattamente quella cosa lì. Una carezza refrigerata, una cheesecake travestita da sbriciolata, un piccolo miracolo senza cottura che si prepara con la grazia di chi non ha più energie ma non vuole rinunciare alla poesia di un dolce fatto in casa.
La base è la solita trappola infallibile: biscotti sbriciolati e burro fuso, ma stavolta con un twist — un po’ di granella di mandorle a dare croccantezza e personalità. Al centro, una crema che sembra nata da un sogno estivo: mascarpone e panna montata, profumata di vaniglia, arricchita da una pioggia di fragole fresche. Sopra, ancora briciole, ancora mandorle, come se fosse caduta la sabbia di una spiaggia gentile su un’oasi zuccherina.
È un dolce che non chiede troppa attenzione, ma restituisce moltissimo. Si fa in anticipo, si conserva in frigo e si serve quando l’afa ti fa dimenticare anche il nome del tuo vicino.
Un dessert che fa la sua figura a fine pasto, ma che non disdegna nemmeno il ruolo di colazione consolatoria o merenda da balcone.
Insomma, la torta sbriciolata fredda mascarpone e fragole è il compromesso perfetto tra il desiderio di dolcezza e la voglia di sopravvivere all’estate. E in un mondo che ci vuole sempre performanti, anche il fatto che si prepari in dieci minuti (più il tempo di raffreddamento) è un atto di resistenza.
Nota da leggere a bassa voce, come quando confessi alla nonna che hai comprato la pasta pronta:
io i biscotti secchi non li compro da anni. Una scelta di famiglia che però non dovete necessariamente condividere— ognuno ha le sue croci. Per questa torta ho usato un “foglio” di frolla senza uova, preparata con farina integrale e farina a grana grezza ricavata dai fiocchi d’avena. Il procedimento è lo stesso dei biscotti digestive, solo che invece di ritagliarla, l’ho stesa, cotta, fatta raffreddare e poi sbriciolata senza pietà.

Pain au chocolat (nuovo)
Si scrive pain au chocolat, si legge piccolo peccato di gola.

