Brioche Tartaruga

Le Brioche tartaruga ricordano i panini tartaruga dell’infanzia con quella caratteristica zigrinatura che strappa un sorriso nostalgico al primo sguardo. Ma qui il concetto si ribalta: non più un pane da merenda, ma una brioche da pasticceria, raffinata nell’impasto e sorprendente nella combinazione di consistenze.
E come ogni tartaruga non ha fretta, perché sa farsi ammirare, annusare, gustare lentamente.
Nel mondo della pasticceria contemporanea, dove tradizione e innovazione si rincorrono come note in una sinfonia ben orchestrata, ogni tanto nasce una creazione capace di fermare il tempo. La brioche tartaruga è una di queste rare meraviglie: un incontro poetico tra la morbidezza burrosa di una brioche agrumata e la croccante eleganza di una pâte sucrée alla vaniglia, in un gioco di texture e profumi che sfiora la perfezione.
Questa ricetta prende ispirazione da due mondi distinti ma perfettamente armonizzati: la brioche pandoro di Rocco Cannavino, alveolata, profumata di arancia e limone, soffice come una nuvola d’alba e la frolla fine francese, che avvolge il tutto come una corazza dorata e friabile, ricca di note vanigliate e una dolcezza calibrata. L’effetto visivo è sorprendente: la superficie screpolata ricorda quella del celebre melonpan giapponese, e come quest’ultimo, nasconde un cuore tenero sotto un guscio appena croccante.
Ma non è solo una questione di forma: questa tartaruga panificata è un’esperienza sensoriale completa. Al primo morso, il contrasto tra l’interno soffice e il guscio friabile racconta una storia di equilibri, di gesti lenti e sapienti, di pasticceria che sa essere arte quotidiana.
Una brioche che sa di casa e di viaggio, di nostalgia e sorpresa, che unisce la memoria e la scoperta, la semplicità e la tecnica. Da provare, da condividere, da ricordare.

Ingredienti

Brioche:
500 g farina 0 tipo Manitoba (W370/390)
150 g Li.co.li rinfrescato 2 volte (vd. Nota 1 per lievito di birra)
250 g latte intero (T 20°C)
55 g tuorli (circa 3)
100 g zucchero
110 g burro
8 g sale
15 g pasta di agrumi (vd. Nota 2)
Pâte sucrée alla vaniglia:
250 g farina 00 debole
100 g zucchero a velo
30 g polvere di mandorle
2 g di sale
150 g burro
50 g uovo
1/2 bacca di vaniglia (semi)
Extra:
zucchero semolato qb
zucchero a velo aromatizzato alla vaniglia (qb)

Preparazione

Brioche: in una planetaria con il gancio, lavorate a velocità medio bassa la farina con il latte, il licoli e lo zucchero. Una volta incorporati questi elementi inserite, poco alla volta, i tuorli.
Quando saranno stati completamente assorbiti, aggiungete la pasta di agrumi e aumentate la velocità di impastamento.
A parte, togliete un tozzo di burro dal totale e miscelatelo al sale, serbando in una ciotola fino ad utilizzo (sarà l’ultima cosa da introdurre).
Nel frattempo cominciate ad addizionare il burro ridotto in piccoli pezzi: procedete in 3-4 volte ad aggiungerlo tutto.
Ottenuta una buona maglia, aggiungete quindi il burro col sale e lavorate fino a quando sarà perfettamente incordata.
Togliete dalla macchina e su un ripiano leggermente imburrato, procedete ad un paio di pieghe slap and fold.
Riponete il panetto così ottenuto in un recipiente unto sul fondo e fate riposare coperto, fino al raddoppio: serviranno più o meno 3 ore.
Trascorso questo tempo, stendete delicatamente l’impasto su una spianatoia unta e pezzate dei panetti da 90 g.

Pâte sucrée alla vaniglia: in una planetaria con la frusta a foglia, lavorate brevemente tutte le polveri con il burro freddo tagliato a pezzetti e i semi della vaniglia.
Ottenuta una consistenza sabbiosa, aggiungete l’uovo. Mescolate molto rapidamente e formate un panetto. Appiattitelo in della pellicola e riponete in frigorifero per 2 ore.
Su una spianatoia o tra 2 fogli di carta da forno, stendete allo spessore di 0,2 cm, coppate dei dischi del diametro di 10 cm e ripassate nello zucchero semolato.
Con un tarocco o una lama, realizzate la griglia a tartaruga.

Montaggio: sistemate i dischetti di pâte sucrée sulle brioche e poi riponete su teglia rivestita da carta da forno.
Fate lievitare in forno spento fino a quando avranno triplicato il loro volume.
Cuocete in forno preriscaldato ventilato a 180°C per 15-18 minuti.
Una volta fredde, spolverizzate con zucchero a velo aromatizzato alla vaniglia.

Nota 1: se non disponete del licoli, fate un lievitino con 60 g di acqua, 60 g di farina 0 tipo Manitoba e 25 g di lievito di birra fresco.
Fate lievitare 30 minuti e poi inserite al composto secondo l’ordine indicato.

Nota 2: se non avete la pasta di agrumi in casa, potete semplicemente aggiungere all’impasto lo zeste di 1 limone e di 1 arancia. Se volete invece prepararlo in caso e tenerlo per altre occasioni, miscelate 50 g di succo di arancia (non privato della polpa), 100 di zucchero, 50 g di miele e 35 g di zeste di agrumi (calcolate 2 arance ogni limone). Conservatelo in frigo o congelatore.

 

More from Mia_