Questo calzone di cipolle è una ricetta che si tramanda nella mia famiglia da generazioni.
Prima che si scateni la faida dei puristi, premetto che non ha la pretesa di essere una ricetta della tradizione, né tanto meno la versione autentica del disciplinare barese, se ne esiste uno!
E’ semplicemente una delle maniere in cui preferisco mangiarlo e che mi riporta indietro nel tempo.
Si tratta di un impasto molto semplice, realizzato con una sorta di pasta matta, che si farcisce con cipolle rosse (prometto che vi pubblico anche quella con gli sponsali), pomodorini, olive, alici e formaggio.
Nella sua semplicità è una pizza piena di gusto che si presenta anche bene in tavola, riscattando così un passato a pane e cipolle dei tempi in cui la povertà era dilagante: chi l’avrebbe mai detto che i piatti poveri un giorno sarebbero diventati ricercatissimi!
Le cipolle rosse della farcia interna, subiscono un trattamento particolare che le priva quasi completamente dell’acqua di vegetazione per cui risultano facili da digerire e poco… maleodoranti.
Sì, insomma, potrete dispensare in giro baci senza appestare nessuno!
Come indicato in descrizione, vanno messe a mollo il giorno prima ma, se proprio dovesse salirvi una voglia irrefrenabile di mangiarne ora e subito, potrete omettere lo spurgo notturno e passare direttamente al processo di doppia bollitura. Dopo che l’avrete scoperta, non potrete più farne a meno!
Questo calzone si conserva alcuni giorni in luogo asciutto (non è necessario metterlo in frigo) ma, viste le dimensioni ridotte, se lo consumerete in compagnia, dopo pochi minuti dal primo taglio vi ritroverete a contarne le briciole.
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