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Cartellate fritte

Il Natale procede a falcate e tutti sono in ansia da preparativi. L’unica certezza sulle tavole dei pugliesi è che a fine pasto faranno capolino le cartellate. Il nostro dolce della tradizione! E si scatenerà la faida tra chi usa la farina e chi la miscela con semola: io preferisco la prima soluzione, perché mi piacciono leggere, croccanti, piene di bollicine. Per questo accantonate le critiche e ricordatevi che presto sarà Natale.

Ingredienti

1 kg farina
150 g olio d'oliva
200 g vino bianco tiepido
1 pizzico di sale
Extra:
1lt Olio di arachidi o olio d'oliva microfiltrato (no extravergine)
1,5 lt vincotto d'uva (o fichi, o mele cotogne)

Preparazione

Su una spianatoia, versate la farina a fontana, praticate un buco al centro e poi unite il resto degli ingredienti. Impastate bene fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Coprite con un panno e lasciate riposare per 30 minuti.
Riprendete la pasta, lavoratela e dividetela in pezzi da 100g circa. Appiattiteli e poi aiutandovi con una macchinetta stendi pasta, stendetela fino ad ottenere una sfoglia sottile. Ritagliate con la rotella dentellata delle strisce lunghe 50 cm e larghe 3 cm.
Pizzicate le strisce a creare dei “sacchetti”, unite le pareti interne quindi arrotolate le strisce su se stesse. Il risultato dovrà essere una rosetta. Riponete su un vassoio rivestito con un panno e, lasciate asciugare per una notte intera.
Il giorno successivo, friggete in un tegame largo e alto con abbondante olio (a 160°C max), immergendo le cartellate fino a leggera doratura. Scolate capovolte su fogli di carta da cucina e fate raffreddare.
In un piccolo tegame, riscaldate il vincotto per renderlo meno denso e intingete velocemente le cartellate. Spolverizzate con cannella.
In sostituzione del vincotto, potete bagnarle con miele e zeste di limone o semplice zucchero a velo. Riponete in contenitore di vetro o ceramica e gustate preferibilmente il giorno dopo, perché si saranno insaporite meglio.

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