C’è qualcosa di profondamente rassicurante nella panna cotta. Forse perché è morbida senza essere molle, elegante senza farsi pregare, dolce con discrezione. E questa versione al cocco — preparata con solo latte di cocco, senza panna, senza latticini, senza troppi giri di parole — è la risposta estiva a tutte le domande che non sapevate di voler fare.
Si fa in un pentolino, si versa in uno stampino, si dimentica in frigo e poi… magia! Fresca, profumata, vellutata: la panna cotta al cocco ha la leggerezza di un dolce che non pretende di stupire, ma lo fa lo stesso. A patto di usare latte di cocco intero, quello serio, da lattina — non la bevanda da colazione che sa più di cartone che di palma. Qui serve corpo, serve cremosità.
Due dritte al volo:
1. Se usi la gelatina, non farla bollire o perderà potere addensante (è delicata, come certi amori).
2. Se vai di agar agar, fallo cuocere per almeno un minuto: lui sì che ha bisogno del calore per funzionare.
Versala in stampini monoporzione se vuoi fare colpo, oppure in bicchieri trasparenti per l’effetto “vedo non vedo” che a tavola funziona sempre.
La panna cotta al cocco con coulis di lamponi è un incontro di contrasti perfetti: la morbida cremosità esotica del cocco si sposa con l’acidità vibrante dei lamponi, creando un dessert che sa di estate e leggerezza. Un equilibrio raffinato, semplice da realizzare, che conquista al primo assaggio e resta impresso come una carezza delicata sul palato. Perfetto per chi cerca freschezza senza rinunciare all’eleganza.
Si conserva in frigo per 2-3 giorni, ben coperta, ma difficilmente durerà così tanto. Perfetta anche con mango, mirtilli, lime grattugiato o una cucchiaiata di cioccolato fondente fuso (che col cocco è sempre storia d’amore).
Un dolce che non accende il forno, non complica la vita e sa essere fine anche quando fuori ci sono 36 gradi. Certe ricette, più che prepararle, si lasciano attraversare.

Torta gelato nocciole e vaniglia
Ci sono dolci che non chiedono permessi: entrano in casa,