La prima volta che ho fatto una torta Camilla avevo poco più di 10 anni. Ero nella nostra casa in campagna e le donne di famiglia, sfornavano taralli e biscotti alla velocità delle più esperte fornarine. Volevo cimentarmi in un dolce genuino e inconsueto per quei tempi e per il posto dove vivevo: nella patria della mandorla, una torta con le carote faceva arricciare il naso!
Il risultato fu fallimentare: il forno a legna aveva temperature altissime e così tirai fuori un dolce dalla crosta carbonizzata e il cuore liquido!
Fu tanto il dispiacere, che per anni mi sono rifiutata di ri-cimentarmi nell’esperienza. Ieri sera però, a distanza di settemilaquattrocento anni, ci ho riprovato e il risultato è… ops, dov’è finita???
Mio marito mi ha chiesto di prepararne subito un’altra!