Sporcamuss

Quando penso agli sporcamuss, penso alle domeniche a casa coi parenti, dove tutto sapeva di zucchero a velo e rimproveri affettuosi. Uno di quei dolci che ti si incolla all’infanzia, alle dita, e pure alla maglietta se non stai attento. A Bari, se non ti sporchi mangiandoli, li stai mangiando male.
Il nome lo dice chiaramente: sporca-muso, perché se non hai la faccia impanata di crema e sfoglia, sei fuori dal gioco.
Io ve li propongo con una crema alla vaniglia a cui aggiungo una piccola quantità di panna, profumata e vellutata, che è la mia coccola preferita. Infilata tra due quadratini di sfoglia calda, diventa una trappola di felicità: mordi e zac!, la crema scappa da tutte le parti e tu insegui con la lingua come se fossi in una sitcom barese degli anni ’90.
Ora, lo so. La pasta sfoglia. Quel mostro sacro che intimidisce anche i più temerari. Perché è vero: va stesa, piegata, raffreddata, ripiegata, rilanciata, minacciata… insomma, una roba che fa più paura di una bolletta a dicembre. Ma io qui vi lascio comunque la mia versione, fatta a mano, con amore e una quantità di burro che fa venire voglia di confessarsi.
Detto questo, se siete stanchi, pigri, sudati o semplicemente avete avuto una giornata di quelle in cui anche cuocere un uovo sembra un’impresa, vi do il mio benestare ufficiale per usare la sfoglia già pronta del supermercato. Nessuno vi giudicherà (forse solo mia nonna, ma tanto lei ormai cucina direttamente per i santi). L’importante è che li facciate, questi sporcamuss. Che ve li mangiate caldi, con le mani, e che vi sporchiate per bene. Che la vita, come la crema, è più bella quando trabocca.

Ingredienti

Pasta sfoglia:
415 g farina 00 W280
190 acqua fredda
15 g aceto bianco
8 g sale
50 g burro a pomata
250 g burro (per panetto)
Crema:
500 g latte intero
100 g tuorli
120 g zucchero
50 g amido di mais
1 bacca di vaniglia (semi)
100 g panna fresca
Extra:
zucchero a velo qb

Preparazione

Pasta sfoglia: in una planetaria con la frusta a foglia, lavorate insieme, in maniera grossolana, la farina con il sale, l’acqua, l’aceto e il burro a pomata. Ottenuto un pastello non troppo liscio, avvolgetelo in pellicola, appiattitelo e riponete in frigo per 2 ore.
A parte, tra due fogli di carta da forno,  disponete il burro tagliato a fettine e  appiattite con un matterello: dategli la forma di un quadrato 13×13 cm dello spessore di 3 cm e riponete in frigo per 2 ore.
Fate riposare il pastello 10 minuti a temperatura ambiente e poi tiratelo con un matterello allo spessore di 0,5 cm in un rettangolo 13×26 cm.
Riponete al centro il panetto di burro, che avrete precedentemente rimosso dal sacchetto e richiudete, ripiegando entrambi i lembi del pastello.
Stendete la pasta nuovamente in forma di rettangolo allo spessore di 0,5 cm e procedete a due giri di pieghe a 3 (a portafoglio).
Coprite con pellicola e fate riposare 1-2 ore in frigo e procedete al secondo giro di due pieghe sempre a 3.
Ripetete così ancora per 2 giri di pieghe a 3.
Coprite nuovamente con pellicola e fate riposare per almeno 2 ore (meglio se tutta la notte).
Stendete allo spessore di 1 cm, tagliate dei rettangoli nelle dimensioni che preferite (i miei erano 7×8 cm) e disponete in una teglia rivestita da tappetino microforato o carta da forno.
Cuocete in forno preriscaldato ventilato a 180°C per 25 minuti fino ad ottenere una superficie uniformemente dorata.

Crema: in una casseruola, montate i tuorli con lo zucchero. Unite poi l’amido di mais, spatolando con una marisa.
In un’altra casseruola, scaldate il latte con i  semi ed il baccello esausto della vaniglia. Una volta raggiunto il bollore, rimuovete il baccello e versate in 3 volte sulle uova, rigirando continuamente.
Mettete sul fuoco medio e rigirate con una spatola fino ad ottenere un composto liscio e denso.
Versate dunque la gelatina strizzata e il burro tagliato a cubetti.
Portate fuori dal fuoco e fate intiepidire, poi coprite con pellicola a contatto e riponete in frigo fino a quando sarà completamente fredda.
Montate la panna, unitela alla crema pasticciera ben fredda e lavorate con le fruste.
Trasferite in una sac à poche con bocchetta zigrinata.

Montaggio: tagliate a metà gli sporcamuss e farcite con la crema.
Ricoprite con la calotta e spolverizzate con zucchero a velo.

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