Bignè craquelin alla vaniglia

C’è un momento, in pasticceria, in cui la tecnica incontra la poesia: è quando la pasta choux si gonfia in forno e si apre in una cavità perfettamente vuota, pronta ad accogliere una crema che sa di nuvole, di vaniglia e di infanzia. I miei bignè craquelin con chantilly all’italiana alla vaniglia nascono proprio da questa magia, da un equilibrio sottilissimo tra precisione e leggerezza, tra la croccantezza dorata del craquelin e la setosità di una crema che profuma di baccello appena inciso.
Lo confesso: ho imparato tutto da mia madre. In casa nostra era lei l’indiscussa regina della pasta choux, capace di sfornare bignè perfetti anche nelle giornate più umide, quando ogni pasticcere sa che la pasta sembra avere vita propria. Per anni l’ho guardata con ammirazione, cercando di carpire ogni gesto, ogni silenzioso segreto. Col tempo – e qui sussurro, ché non deve assolutamente saperlo – credo di averla addirittura superata. Ma rimanga tra noi, per favore.
La vera svolta è arrivata con una scoperta tanto semplice quanto rivoluzionaria: congelare la pasta choux prima della cottura. Un passaggio che può sembrare superfluo, ma che in realtà permette un controllo impeccabile dell’umidità interna e della spinta in forno. Il freddo “ferma” la struttura, e quando il calore la investe, la vaporizzazione dell’acqua avviene in modo uniforme e vigoroso: è così che si ottengono choux soffiate, leggere come gusci d’aria e perfettamente vuote.
E poi ci sono quei piccoli trucchi da vero pasticcere – quelli che nessuno scrive e che si tramandano come reliquie familiari. Molti seguono la cottura in due tempi: prima un colpo di calore deciso per far gonfiare la struttura, poi una temperatura più moderata che asciuga e stabilizza. Ma qui non ho fatto nulla di tutto questo, ho solo rispettato la regola di usare il forno in modalità statica, senza aprire mai il forno per permettere alla pasta congelata di formare la sua architettura interna. Senza dimenticare la precisione nell’impasto: la giusta evaporazione dell’acqua nella fase di cottura sul fuoco, la consistenza perfetta al cucchiaio, lucida e morbida, che cade formando un becco.
Così, tra ricordi di famiglia e piccoli rituali tecnici, nasce un dolce che è al tempo stesso elegante e consolatorio: il craquelin che si frantuma sotto i denti rivelando un cuore di chantilly alla vaniglia che sa di soffio, di seta, di festa. Un dessert che, ogni volta che lo preparo, mi ricorda da dove vengo… e dove, forse, ho superato chi me lo ha insegnato. Ma questa, naturalmente, è un’altra storia.

Ingredienti

Craquelin:
80 g burro a pomata
100 g zucchero
110 g farina 00 per dolci
1 pizzico di sale
Pasta choux:
60 g acqua
60 g latte
50 g burro
75 g farina 00 per dolci
5 g zucchero
1 g sale
110 g uova (2 medie)
Chantilly all'italiana alla vaniglia:
200 g latte intero
60 g tuorli
50 g zucchero
15 g amido di mais
15 g amido di riso
1 baccello vaniglia (semi)
300 g panna

Preparazione

Craquelin: lavorate il burro con lo zucchero, quindi unite la farina ed il sale.
Amalgamate fino ad ottenere un composto liscio, senza grumi.
Stendete sottilissimo tra due fogli di carta da forno e riponete in frigo, su ripiano liscio, per 8-12 ore.
Prima di utilizzare, mettete in freezer 10 minuti e poi procedete a coppare dei dischi del diametro di 3,5 cm.

Pasta choux: in un pentolino mettete l’acqua con il latte, il sale e il burro e portate a bollore. Unite la farina setacciata, togliete dal fuoco e lavorate fino a quando non avrà assorbito tutta l’acqua. Rimettete sul fuoco e lasciate cuocere per il tempo necessario a formare una palla che si staccherà dalle pareti, sfrigolando e lasciando una patina bianca sul fondo. Mettete il composto in una terrina fredda o in planetaria e cominciate a lavorare con le fruste. Unite poco per volta, le uova leggermente sbattute: aspettate che il composto lo abbia assorbito completamente prima di aggiungere il successivo.
Versate il composto in una sac à poche con bocchetta media liscia.
Su un tappetino microforato, aiutandovi con un coppapasta intinto nella farina, create dei cerchi del diametro di 3 cm (saranno la guida) nei quali sistemerete poi piccoli bignè.
Riponete in congelatore per 8-12 ore.
N.B.: per un lavoro più preciso potete utilizzare uno stampo in silicone con semisfere di pari diametro.
Disponete i dischi di craquelin su ciascun bignè.
Cuocete in forno preriscaldato statico a 185°C per 30-35 minuti.

Crema chantilly all’italiana alla vaniglia: con una frusta lavorate i tuorli con lo zucchero. Unite poi l’amido di mais e riso, spatolando con una marisa.
In un’altra casseruola, scaldate il latte con i  semi ed il baccello esausto della vaniglia. Una volta raggiunto il bollore, rimuovete il baccello e versate in 3 volte sulle uova, rigirando continuamente.
Mettete sul fuoco medio e rigirate con una spatola fino ad ottenere un composto liscio e denso.
Portate fuori dal fuoco e lavorate fino a che gli ingredienti verranno completamente assorbiti.
Fate intiepidire, poi coprite con pellicola a contatto e riponete in frigo fino a quando sarà ben fredda.
Montate la panna, versatene 1/3 nella crema pasticciera e lavorate con le fruste.
Versate la panna rimanente e lavorate delicatamente con una spatola.
Trasferite in una sac à poche con bocchetta media liscia.

Montaggio: praticate un foro sul fondo di ciascun bignè e poi farcite con la crema chantilly.

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