Con la crostata Dubai Golden è sufficiente un morso e siete subito altrove: tra le dune dorate, il profumo di cacao nell’aria e la sensazione, inconfondibile, di un lusso che non ha bisogno di ostentazioni.
Se è vero che ci sono dolci che raccontano luoghi, è vero pure che ce ne sono altri che ne catturano lo spirito. La Crostata Dubai Golden appartiene senza dubbio alla seconda categoria: un piccolo gioiello dorato che trasforma la tradizione in un viaggio sensoriale attraverso la lucentezza e l’eleganza del cioccolato.
Ispirata al celebre Dubai Chocolate, ma reinterpretata in chiave gold, questa crostata è la prova che l’opulenza può essere sottile, la dolcezza raffinata e la golosità un’arte.
Si compone di una base di pâte sucrée burrosa e friabile, il palcoscenico perfetto per una sorpresa croccante: un sottile strato di pasta kataifi cotta in forno fino a diventare un intreccio dorato e leggerissimo e poi abbracciata da una crema bianca di nocciole. È quella consistenza che fa sgranare gli occhi: prima lo scricchiolio, poi la carezza.
Sopra, la vera protagonista: una ganache ai due cioccolati, fondente e al latte, così lucida e morbida da ricordare un budino cremoso.
Ogni fetta si regge su un equilibrio millimetrico tra intensità e dolcezza, profondità e leggerezza. Il colpo di genio finale?
Le fave di cacao tostate sparse sulla superficie, piccole e amare, che bilanciano tutto con il loro tocco ruvido e aromatico.
Questa crostata non si divora: si ascolta, si osserva, si lascia sciogliere. È il dolce perfetto per una cena importante, ma anche per un pomeriggio in cui volete ricordarvi quanto può essere elegante la golosità.
La Dubai Golden si conserva in frigorifero per 2–3 giorni, meglio se chiusa in un contenitore ermetico. Togliete la crostata dal frigo 30 minuti prima di servirla, così che la ganache torni alla sua consistenza ideale, cremosa e avvolgente. Se volete prepararla in anticipo, potete cuocere la base e la kataifi il giorno prima e assemblare il tutto la mattina seguente.

Pain au chocolat (nuovo)
Si scrive pain au chocolat, si legge piccolo peccato di gola.

