Pizza in teglia alla romana

La pizza in teglia alla romana è una vera e propria delizia ed il mio souvenir di ritorno da un viaggio indimenticabile nella capitale. Mentre passeggiavo tra le vie di Roma, il profumo di questa pizza fragrante ti rapisce, per questo oggi voglio condividerne con voi la ricetta.
A differenza della classica pizza napoletana, la pizza in teglia alla romana è più alta e soffice, con una crosticina croccante che la rende unica. Gli alveoli, quegli spazi irregolari all’interno della pasta, sono un segno distintivo di una lievitazione perfetta e ben riuscita. Per ottenere una pizza con ampi alveoli, il trucco è tutto nella preparazione dell’impasto: una lunga lievitazione, anche in due fasi, e l’uso di un impasto idratato al punto giusto, che permette di sviluppare quella leggerezza che contraddistingue questa pizza.
Se volete un risultato impeccabile, non abbiate fretta. La pazienza nella lievitazione farà la differenza e vi regalerà una pizza alta, leggera e dai bordi croccanti. Buona da gustare anche al naturale, io ho farcita la prima con mortadella e stracciatella e l seconda con porchetta alla pasta… Una vera bomba di gusto! Prepariamola insieme e facciamo un viaggio attraverso i sapori della Roma più autentica!

Ingredienti

500 g farina 0 forte
400 g acqua
35 g lievito madre in polvere
13 g sale
15 g olio EVO
Extra:
olio EVO qb
sale qb
semola rimacinata qb
farina qb

Preparazione

In una planetaria, versate 350 g di acqua presa dal totale e sciogliete il lievito madre in polvere. Aggiungete quindi la farina e lavorate con il gancio a velocità media fino ad incorporare gli ingredienti. A questo punto, proseguite versando poco per volta la restante acqua. Una volta assorbita tutta l’acqua unite il sale e continuate a lavorare a media velocità.
Ottenuta una buona incordatura, unite anche l’olio e proseguite con la lavorazione fino ad incorporarlo tutto.
Su un ripiano precedentemente umettato, fate due giri di pieghe e poi riponete l’impasto in un contenitore unto sul fondo con dell’olio.
Coprite e fate riposare per 45 minuti.
Procedete ad un secondo giro di pieghe e poi riponete nuovamente a riposare, stavolta per 30 minuti.
Ripetete ancora una volta il passaggio precedente e ancora riposo per 45 minuti.
Capovolgete l’impasto su un ripiano precedentemente spolverizzato con semola e dividete in due l’impasto.
Fate la formatura dei panetti: per chi non ha dimestichezza con questa tecnica, arrotolate come un salsicciotto, senza schiacciare troppo l’impasto e poi richiudete tutti i lembi.
Tenete i panetti con le chiusure verso l’alto e poi riponete in un contenitore rettangolare infarinato o nel cestino da lievitazione.
Coprite e fate lievitare per 3 ore in forno chiuso e spento.
Trascorso questo tempo, capovolgete i panetti su un ripiano sul quale avrete cosparso abbondante semola rimacinata e procedete a schiacciare i bordi esterni lungo tutto il perimetro del panetto.
Poi pigiate al centro coi polpastrelli, da un capo all’altro del panetto.
Appoggiate l’impasto così ottenuto su un avambraccio e “sculacciatelo” per rimuovere l’eccesso di farina.
Sistemate su teglia rivestita da carta da forno.
Fate riposare 10 minuti e poi condite con un filo d’olio e sale.
Cuocete sul fondo del forno preriscaldato statico a 250°C per 10 minuti, poi passate sul secondo ripiano dall’alto per altri 10 minuti o comunque fino a quando non avrà assunto una bella colorazione dorata.

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